Biografia

Antonio Tamburro nasce a Isernia nel 1948.

Dopo la scuola d'arte frequenta a partire dal 1966 l'Accademia di Belle Arti di Napoli, con il maestro Giovanni Brancaccio. Decide successivamente di abbandonare l'Accademia di Napoli e di iscriversi a quella di Roma con il maestro Franco Gentilini.

Nel 1968 collabora con lo scenografo Filippo Senerchia realizzando le parti pittoriche di molte sue scenografie, tra cui una delle più importanti al teatro flavio Vespasiano di Rieti.

Nel 1971 dipinge le parti mancanti degli affreschi realizzati dal pittore Trevisonno, nella chiesa di S.Anna in Cantalupo del Sannio. Sempre nello stesso anno realizza la prima personale alla galleria il carboncino di Campobasso e comincia a frequentare gli artisti emergenti di quegli anni.

Nel 1972 si trasferisce a Perugia, dove esordisce con una personale a Palazzo Comunale. In questi quadri c'è un richiamo alle sue origini, con un forte e violento cromatismo di stampo impressionista. A Perugia entra e frequenta il gruppo culturale il "Cenacolo" e partecipa ad una collettiva di artisti umbri e a successive manifestazioni tra cui una collettiva il "Cenacolo" a Perugia.

Nel 1974 espone a Milano alla galleria La Porta.

Nel 1975 tiene una personale alla sede di palazzo dei Priori di Perugia.

Nel 1976 con una personale alla galleria La Ghironda di Assisi presenta una serie di disegni a sanguigna.

Nel 1977 espone alla galleria Cecchini di Perugia sul tema dei malati mentali.

Nel 1977 tiene una personale alla "Galleria Malatestiana" di Rimini.

Nel 1978 al premio Lario Cadorago a Villa Olmo conosce un grande mecenate dell'arte: Aldo Pollici, che diventerà suo amico e sostenitore.

Nel 1979 alcune sue opere sono pubblicate sulla rivista "Arte in Umbria" edizione Siglatre.

Nello stesso anno viene chiamato ad insegnare alla scuola d'arte di Spoleto, che poi lascerà nel 1981 per dedicarsi esclusivamente alla pittura, nonostante l'incarico in ruolo a tempo indeterminato. Nel 1981 esce un servizio sulla rivista a diffusione nazionale "Tempo Nostro".

Nel 1982 realizza un'opera su "Arte e ferrovia", che si trova attualmente nel museo dello stato di Pietrarsa.

Questo è anche l'anno della personale della "Galleria Emila" a Modena, che lo porta ad aprire una nuova tematica sull'inquinamento ambientale; in concomitanza esce il suo primo catalogo con la presentazione di Giorgio Grando. Questa tematica verrà riproposta nelle mostre successive, come quella del 1983 tenutasi nella sala del Grifo e del Leone del Palazzo Comunale di Perugia.

Nel 1982 partecipa ad una collettiva alla Rocca Paolina di Perugia "La cooperazione e la società in crisi" e nello stesso anno partecipa alla collettiva "Incontro con cinque pittori" organizzata dal Comune di Spilanbergo. Nel 1983 partecipa ad una collettiva nella Tendostruttura di Todi.

Nel 1983 in occasione del premio Marina di Ravenna conosce Domenico Purificato, Gastone Breddo e Remo Brindisi.

Nel 1984 partecipa alla mostra "Itinerari, ricerca e misteri nell'arte, artisti umbri contemporanei" al Granicolo Centro d'Arte, insieme a Alberto Burri, Giuseppe De Gregorio, Rambaldi ed altri. Nello stesso anno realizza un'opera monumentale per il salone dell'armatura della scuola Tre F Italia, raffigurante "Seneca con i suoi allievi" in cui l'artista si autoritrae.

Nel 1984 iniziano i suoi rapporti con la comunità di Mantignana. La sua prima commissione è quella del ritratto di Baldo Marcarelli, fondatore della Cassa Rurale Artigiana. Successivamente realizza un quadro di grosse dimensioni sulla cooperazione delle arti e dei mestieri, per la sede della banca.

Nel 1985 la comunità di Mantignana gli commissiona per la chiesa di S.Maria Assunta un'affresco sul tema della Crocifissione e l'Incoronazione della Vergine.

Nel 1984 conosce il gallerista Giorgio Ghelfi, con il quale incomincia un'importante collaborazione, che si concretizza con una mostra a Verona, alla galleria di Piazza Erbe, con il testo critico di Marcello Venturoli.

Nel 1985 realizza a Bornio un murales sul tema "lo sci". Nello stesso anno la CGIL di Perugia gli commissiona il manifesto regionale per la ricorrenza del 25 aprile. Questo manifesto è esposto alla mostra "Graffiti – Presenza sindacale" alla Rocca Paolina di Perugia.

Nel 1986 tiene a Roma una personale alla galleria Consorti di Via Margutta; la stessa mostra è esposta alla galleria Consorti di Fiuggi. Nel 1986 alcune sue opere sono pubblicate sulla rivista Vogue. Nel 1986 fa un'altra mostra alla galleria Ghelfi di Verona e nel 1987 alla galleria Margherita di Taranto. Nello stesso anno conosce il pittore Stefano Cavallo che lo introduce nell'ambiente artistico pugliese. Conosce anche il gallerista Angelo Coltella con il quale stabilisce un rapporto di amicizia e di intenso lavoro, con il quale farà la prima mostra alla galleria MG Arte di Brindisi e successivamente a realizzare opere di grandi dimensioni per il Grande hotel di Rosamarina ad Ostini e all'oleificio di Monopoli.

Nel 1988 partecipa a una mostra collettiva a Villa Olmo di Como. Sempre nel 1988 inizia un ciclo pittorico sul tema il ciclismo, seguito dal catalogo "Le biciclette di Tamburro" curato da Jean Pierre Jouvet. Con l'uscita del catalogo conosce il giornalista Adriano De Zan che lo invita al Giro d'Italia e propone di invitarlo al Processo del Lunedì, dove lui partecipa nella giuria con Corrado Augias. Il mensile La Bicicletta gli dedica un servizio intitolato "quadri di bicicletta", di Vittorio Sermarini. Sempre sul tema delle biciclette, nel 1988, sul libro di Giovanni Tarello "Un secolo di uomini e cose" sono pubblicate alcune sue opere. Nello stesso anno realizza due mostre importanti: a Milano alla galleria Il Torchio e nello spazio monumentale della chiesa di S.Giorgetto a Verona con il patrocinio del comune.

1989 – La Mondadori pubblica una sua monografia della collana "Presenze" con testo critico di Dario Micacchi e una testimonianza di Alberto Sughi. Nel 1989 esce sulla rivista Arte Mondadori un articolo sulla rubrica "Personaggi". Nel 1989 esce anche un catalogo sul tema delle periferie, con la presentazione di Franco Solmi.

Nel 1990 la Fondazione Spadolini gli commissiona il ritratto di Giovanni Spadolini.

Nel 1991 inizia a frequentare l'ambiente artistico romano, dove conosce artisti quali Ennio Calabria, Alberto Sughi, Renzo Vespignani e il fotografo Pino Settanni che pubblica un ritratto del pittore nel suo libro di fotografie "La memoria e le immagini", libro dedicato ai personaggi del cinema e della cultura. Nel 19 scritta sui diritti dell'autore..91 partecipa all'Arte Fiera di Bologna con la galleria Ghelfi e in quell'occasione conosce il pittore Orfeo Tamburi. Nel 1991 il Comune di Brindisi organizza una sua personale con la presentazione e il testo critico di Mario Colonna.

Nel 1993 fa una mostra insieme allo scultore Nag Arnoldi nel complesso monumentale Le Zitelle. Nel 1993, con il patrocinio dell'amministrazione provinciale di Pesaro, la galleria Signorotti presenta una sua personale con il testo critico di Luciano Bertacchini. Nello stesso anno partecipa come componente di giuria alla rassegna "La modella nell'arte" e alla collettiva "Arte in Villa" organizzata dal comune di Spilanberto.

Nel 1994 fa una personale alla galleria Transit di Bergamo con la presentazione del catalogo di Carlo Franza e una personale alla galleria Marzabotto Arte. 1994 – Alcune sue opere vengono pubblicate sulla rivista "Di Cronaca e Critica – Viaggio nel mondo delle Arti visive dal fascismo ad oggi".

1995 – Personale alla galleria Il Torchio di Milano.

1996 – Collettiva "Pianeta donna". Azienda di promozione turistica Montecatini Terme.

1996 – Personale alla galleria Consorti sul tema "I Caffè".

1996 – Personale alla galleria Piazza Erbe di Verona. Testo critico di Francesco Butturini.

Il 1996 è per l'artista un anno che vede aprirsi il mercato americano, per merito dell'amico Mario Mognetti, infaticabile e capace direttore della galleria "Piazza Erbe" di Verona.

1996 – Mostra personale alla galleria Teodora Art Gallery di Toronto.

1999 – Mostra personale alla Padua Art Gallery di Padova.

1999 – Primavera romana ARGAM, patrocinata dall'assessore alle politiche culturali di Roma.

Nel 2002 esce sul mensile Arte Mondadori un redazionale sui protagonisti della pittura contemporanea, intitolato "Il solitario della pittura". Testo critico di Francesco Cardea. Nel 2003, in occasione della Notte Bianca di Roma, partecipa alla collettiva presso la galleria Michelangelo insieme a Calabria, Sughi, Matta, Accardi.

2003 – Partecipa all'ARGAM primaverile romana, sulla "Mitologia all'immaginazione" nella galleria Michelangelo di Roma.

2003 – "Due generazioni a confronto" – galleria Studio 4 di Molfetta e Padua Art Gallery di Padova.

Nel 2003 la galleria Michelangelo presenta una sua mostra con opere di grandi dimensioni. Il 2003 è l'anno che vede l'artista fare altre mostre personali all'estero.

2003 – galleria Villa dell'Arte di Barcellona.

2003 – galleria Ruetz di Monaco

2003 – galleria Ruetz di Ausburg

Nel mensile di arte tedesco è pubblicato un articolo su entrambe le mostre.

Nel 2003 l'Associazione Segantini di Savognin in Svizzera lo invita a tenere una mostra personale nella sala Segantini, ospite dell'amico e collezionista Pietro Peduzzi. Qui l'artista ripercorre i luoghi dove visse e dipinse il pittore Giovanni Segantini.

Nel gennaio 2004 esce un servizio sulla rivista "Altri Itinerari del Molise".

2004 – Personale alla galleria Ghelfi con testo critico di Barbara Tamburro.

2005 – Personale alla galleria Art Blus di Kiev

2005 – Collettiva alla galleria Armony Arte contemporanea di Perugia

2005 – Monografia edita da Giorgio Mondadori. Testo critico di Gabriele Simongini.

2005 – Personale a Castello dell'Ovo di Napoli con il patrocinio dell'assessorato alla cultura. Testo critico di Aida Sessa.

2005 – Presentazione della monografia edita da Mondatori alla libreria Bocca di Milano.

2006 – Personale alla galleria di Piazza Erbe a Verona.

2006 – Personale galleria di Padua Art Gallery a Padova.

2006 – Personale galleria Miniaci di Milano.

2006 – Personale a Villa Materazzo di Gradara.

2006 – Mostra sul ciclismo alla galleria Miniaci di Milano con la testimonianza del giornalismo Silvano Meda.

2006 – Personale nella sede provinciale di Confartigianato a Prato

2006 – Mostra alla galleria Ruetz di Monaco

2006 – Personale alla galleria Bocca di Bacco a Berlino.

Sempre nel 2006 realizza per la Gazzetta dello Sport il logo della maglia rosa, simbolo del novantesimo giro d'Italia.

2008 – Personale alla galleria Schlossparz Grieskirchen in Austria.

2008 – Personale "In quella differenza che fa arte", Mondo Arte Gallery, Milano.

2008 – "Due generazioni", Palazzo Frisacco Tolmezzo Udine.

2008 – "Dal buio alla luce" Collettiva, Museo Contadino - Isola Augusta Friuli.

2008 – Realizza il manifesto per i campionati del mondo di ciclismo di Varese.